di Sri Chaitanya Mahaprabhu
1
ceto-darpana-marjanam bhava-maha-davagni-nirvapanam
sreyah-kairava-candrika-vitaranam vidya-vadhu-jivanam
anandambudhi-vardhanam prati-padam purnamritasvadanam
sarvatma-snapanam param vijayate sri-krsna-sankirtanam
“Gloria al sankirtana di Sri Krishna, che pulisce il cuore da tutta la polvere accumulata attraverso gli anni ed estingue il fuoco della vita condizionata della nascita e morte ripetute. Questo movimento del sankirtana è la principale benedizione per l’umanità intera perché esso diffonde i raggi della luna benefica. Esso è la vita di tutta la conoscenza trascendentale. Esso accresce l’oceano della beatitudine trascendentale e ci permette di gustare pienamente il nettare per il quale siamo sempre ansiosi.”
2
namnam akari bahudha nija-sarva-saktis
tatrarpita niyamitah smarane na kalah
etadrisi tava kripa bhagavan mamapi
durdaivam idrisam ihajani nanuragah
“O mio Signore, solo il Tuo Santo Nome può dare tutte le benedizioni agli esseri viventi, e così Tu hai centinaia di milioni di nomi, come Krishna e Govinda. In questi nomi trascendentali hai investito tutte le Tue energie spirituali. Non ci sono neanche rigide regole per cantare questi nomi. O mio signore, per la Tua gentilezza ci permetti di avvicinarTi con facilità attraverso il canto dei Tuoi Santi Nomi, ma io sono così sfortunato che non ho attrazione per essi.”
3
trinad api su-nicena
taror iva sahisnuna
amanina mana-dena
kirtaniyah sada harih
“Si dovrebbe cantare il Santo Nome del Signore in un umile stato di mente, considerandosi inferiori ad un filo di paglia nella strada. Si dovrebbe essere più tolleranti di un albero, privi di ogni senso di falso prestigio, e pronti ad offrire ogni rispetto agli altri. In un tale stato di mente si può cantare costantemente il Santo Nome del Signore.”
4
na dhanaà na janam na sundarim
kavitam va jagadisa kamaye
mama janmani jamanisvare
bhavatad bhaktir ahaituki tvayi
“O potente Signore, non ho desiderio di accumulare ricchezze, né desidero belle donne, né voglio seguaci. Desidero solo il Tuo servizio di devozione senza causa, nascita dopo nascita.”
5
ayi nanda-tanuja kinkaram
patitam mam visame bhavambudhau
kripaya tava pada-pankaja-
sthita-dhuli-sadrisam vicintaya
“O figlio di Nanda Maharaja (Krishna), Io sono il Tuo eterno servitore; tuttavia in un modo o nell’altro sono caduto nell’oceano di nascita e morte. Ti prego, raccoglimi da questo oceano di morte e ponimi come un atomo di polvere ai Tuoi Piedi di Loto.”
6
nayanam galad-asru-dharaya
vadanam gadgada-ruddhaya gira
pulakair nicitam vapuh kada,
tava nama-grahane bhavisyati
“O mio Signore, quando i miei occhi saranno decorati da lacrime d’amore che scorrono incessantemente quando canto il Tuo Santo Nome? Quando la mia voce si strozzerà, e i peli del mio corpo si rizzeranno pronunciando il Tuo Nome?”
7
yugayitam nimesena
caksusa pravrisayitam
unyayitam jagat sarvam
govinda-virahena me
“O Govinda! Sentendo la Tua separazione, mi sembra che un momento sia come dodici anni o più. Le lacrime fluiscono dai miei occhi come torrenti di pioggia, e sento il mondo come vuoto in Tua assenza.”
8
aslisya va pada-ratam pinastu mam
adarsanan marma-hatam karotu va
yatha tatha va vidadhatu lampato
mat-prana-nathas tu sa eva naparah
“Non riconosco nessun’altri che Krishna come mio Signore, ed Egli rimarrà tale perfino se mi abbracciasse con forza o mi spezzasse il cuore con la Sua assenza. Egli è completamente libero di agire come meglio crede, poiché Egli è sempre incondizionatamente il mio adorato Signore.”