Il futuro


Il futuro

Tutti i Vaishnava appartengono ad una grande e meravigliosa famiglia. Nel passato i Vaishnava provenienti da differenti paesi e missioni non erano in grado di comunicare adeguatamente gli uni con gli altri. Le distanze geografiche e la mancanza di contatti o di un qualunque forum comune ci limitava a sporadici incontri da alcuni confratelli od amici. Ai tempi vedici si organizzavano degli incontri, e la fama di meravigliosi e indiscussi contributi al mondo Vaishnava si spandeva in tutto il pianeta oralmente o attraverso scritti sacri. Il più famoso e imponente raduno religioso del mondo, il Kumbha Mela, o altri mela simili, contribuiscono tuttora a preservare la ricca eredità vedica. La pluralità del principio universale del divino acarya, e l’incrementarsi dei vantaggi nelle comunicazioni in quest’epoca, danno l’opportunità di creare una struttura che può servire come efficace palco per amplificare gli sforzi di tutti i sinceri e non settari Vaishnava, che possono così essere ben uditi da altri Vaishnava come anche dalle persone del mondo in generale. Sebbene singoli acarya abbiano organizzato le proprie missioni entro determinate strutture istituzionalizzate, noi possiamo affermare che nessun forum è stato creato o sta funzionando in questo momento per condividere gli sforzi di tutti i Vaishnava che servono la causa di illuminare l’umanità. Questa mancanza contribuisce a dare dei Vaishnava un’immagine che viene accostata a quella di così tanti culti speculativi impersonali che di questi tempi stanno crescendo di dimensione e di cattiva reputazione in tutto il mondo. Noi, come seguaci dell’eterno dovere dell’anima (sanatana dharma), potremmo facilmente essere riconosciuti come un’autentica religione rivelata da Dio Stesso se tutte le nostre missioni ed i singoli devoti avessero il riconoscimento dato da una comune associazione Vaishnava. Sarebbe un fatto rivelatore nella storia della religione se i differenti rami che praticano il vero Gaudiya Vaishnava siddhanta formassero una libera affiliazione per una cooperazione volontaria. La storia delle nostre sampradaya ha mostrato che l’albero genealogico di ogni successione disciplica tende ad individualizzarsi ed a moltiplicarsi. Le strutture istituzionali che originalmente coordinavano le attività missionarie tra confratelli diventano spesso meno importanti, mentre nuovi rami crescono molto forti. La W.V.A. sta quindi cercando di creare quel tipo di struttura che potrebbe soddisfare il Signore Supremo e tutti i Suoi devoti senza interferire in quelle aree dove ogni devoto ha bisogno della sua propria intimità devozionale. Molti Vaishnava hanno meditato a lungo su come una simile associazione mondiale potrebbe divenire realtà, senza essere implicati in una qualche offesa contro i Vaishnava o essere coinvolti in complicazioni sorte da apasiddhanta, esposti di poco elevate e distorte versioni date da certi gruppi. La miglior soluzione è di vincolare l’insieme dei soci a certe regole e ad obbiettivi comuni di base.

La maggioranza del mondo Vaishnava è conscio del bisogno di cambiamento. Un mondo che cambia ha bisogno di nuovi atteggiamenti per far fronte agli sviluppi sia delle missioni Vaishnava che degli altri nuovi aspetti della vita. Un impegno combinato dei Vaishnava può intensificare, senza ombra di dubbio, il loro contributo al mondo. Perciò potremo cercare di seguire il consiglio di Srila Rupa Goswami, di usare ogni cosa al servizio di Krishna, inclusa un’organizzazione Vaishnava mondiale. Altre religioni, senza dubbio, hanno dei forum simili. Persino l’influenza degli impersonalisti è molto diffusa, dal momento che si può trovare la loro presenza in ogni tipo di organizzazione, mentre i Vaishnava sono poco o per niente organizzati. Potrebbe pure aiutare a discutere dei molti problemi di questo mondo con una maggiore unità tra i Vaishnava. Inoltre, se utilizziamo le facilitazioni nelle comunicazioni proprie di quest’epoca per condividere i risultati dei nostri impegni nella predica, allora il servizio ai nostri maestri spirituali potrà migliorare.

Nel 21° secolo è una felicissima realtà che molti acarya Vaishnava, sannyasi ed altri devoti, si siano fatti avanti per fare uno sforzo unitario volto a ravvivare il vero spirito della Vishva Vaishnava Raj Sabha. Permetteteci di soffermarci per un momento sui molti vantaggi che una simile associazione può offrire a tutti noi. Dopo attente considerazioni, realizzeremo che l’associazione profetata da Srila Jiva Goswami e dai nostri padri fondatori è in realtà una necessità da diversi punti di vista. Noi non possiamo andare avanti in maniera adeguata senza di essa. Di seguito ecco alcuni punti che possono accreditare questa tesi:

1.       Tutti noi cerchiamo di soddisfare la predizione di Sriman Mahaprabhu, che il Suo Santo Nome si canterà in ogni città e villaggio del mondo.   
2.       Secondo quanto affermato da Srila Bhaktivinoda Thakura, in questa età tutte le altre sampradaya si allineeranno con gli insegnamenti di Sriman Mahaprabhu e della Brahma sampradaya.
3.       Il carattere e la grandezza degli insegnamenti Vaishnava si suppone che siano così puri ed elevati che l’intero mondo può trovarvi rifugio.
4.       Noi riconosciamo gli acarya fondatori di tutte le quattro sampradaya Vaishnava, e quindi abbiamo bisogno di trovare un terreno comune dove possiamo relazionare con i loro attuali leader e seguaci.
5.       I differenti rasa e le espansioni del Signore sono tutti accolti all’interno dell’ampia visione dei puri devoti. Allo stesso modo, abbiamo bisogno di fare posto al libero fluire dei differenti servizi e delle relazioni tra i molti rami Vaishnava, tutti connessi allo stesso unico albero della famiglia Vaishnava, l’albero di Sri Caitanya.
6.       Lo spirito di parte è il nemico della verità. Abbiamo bisogno di un forum che sia privo di inimicizie e dispute meschine. Un tale forum può convincere tutti i devoti e persino i non devoti della vera grandezza del messaggio Vaishnava.
7.       Noi abbiamo bisogno di essere Vaishnava, per andare oltre l’affiliazione ad una particolare istituzione. Persino la connessione al nostro diksa guru ed alla sua missione personale può essere insufficiente dopo la sua dipartita (Srimad Bhagavatam 11.9.31, Caitanya Caritamrita Adi 1.1), perché in ogni missione dei cambiamenti sostanziali possono indurre alcuni discepoli  a continuare la propria vita spirituale al di fuori della missione originale del loro gurudeva. Esempi recenti di questa circostanza includono Srila Bhaktisaranga Goswami Maharaja, Srila Bhaktidayita Madhava Maharaja, Srila Bhaktiprajnana Keshava Maharaja, Srila Bhaktiviveka Bharati Maharaja, Srila Bhaktiraksaka Sridhar Maharaja, Srila Bhaktivedanta Svami Maharaja, Srila B.P. Puri Maharaja, Srila Bhakti Vaibhava Puri Goswami Maharaja e molti altri.
8.       Esistono tirtha, luoghi santi, in ogni missione e nella nostra religione Vaishnava in generale. Ciò significa che dobbiamo prenderci cura di questi luoghi sacri connessi con la discesa del Signore e dei Suoi devoti. Coloro che si prendono cura dei tirtha devono essere liberi da dispute e spirito di parte. I tirtha devono essere considerati sacri da chiunque voglia condividere questa gioiosa fede nel Signore e nei Suoi devoti. Il concetto di proprietà privata ed il monopolio del guru distruggono l’atmosfera pacifica necessaria ad un tirtha per concedere le sue benedizioni a tutti. Dobbiamo trovare un modo per introdurre il principio dell’unità nella diversità nei tirtha di ogni famiglia Vaishnava in via di sviluppo, generazione dopo generazione.  
9.       Abbiamo bisogno di conoscere di più delle capacità di ognuno di noi e di disporre di risposte per i problemi di un mondo confuso in crescita. Tutti stanno cercando sollievo dagli attacchi dell’influenza mayik, il Kali-Yuga. I Vaishnava devono cercare attentamente le loro proprie risorse, e successivamente proporre soluzioni Vaishnava a quei problemi per essere presi seriamente da tutto il mondo. 
  

In ogni città e villaggio


Come possiamo raggiungere ogni città e villaggio con il messaggio di Mahaprabhu? Per far sì che la profezia di Sri Caitanya Mahaprabhu si adempi, abbiamo bisogno di un gran numero di puri rappresentanti. Se desideriamo che il Santo Nome venga cantato dappertutto, avremo bisogno di innumerevoli guru che guidino innumerevoli discepoli nella loro vita spirituale. Tutti loro considereranno i loro guru come trasparenti, validi rappresentanti del nostro principio guru, sastra e sadhu. Siccome non si può in nessun caso offendere un Vaishnava senza rovinare la propria vita spirituale, dobbiamo mettere a punto la nostra visione del darsan, per riconoscere i vicini templi, guru e discepoli.

Per quanto amato un particolare guru, il suo discepolo non sarà in grado in genere di trasferire quello stesso amore a nessun nuovo acarya, anche se la sua posizione relativa è quella di confratello del guru. Nuove scelte dovranno essere fatte riguardo al modo in cui una missione dovrà essere gestita dopo la scomparsa dell’acarya. Ogni singolo devoto deve stabilire come continuare la propria vita di resa e predica, e la missione dovrebbe cercare, per quanto possibile, di venirgli incontro. Quanto è triste altrimenti, per una missione Vaishnava, se dei membri preziosi si ritirano per condizioni sfortunate che sono al di fuori del loro controllo.

È faticoso da concepire, e non è mai accaduto, che un maestro spirituale che abbia ispirato una missione in crescita con l’aiuto di molti discepoli, possa semplicemente essere sostituito da un qualunque singolo successore. Innanzitutto, i confratelli non saranno sottomessi a lui nello stesso modo in cui lo erano al loro guru. Inoltre, egli può non avere la stessa grinta o capacità che aveva il suo guru, e così il fallimento a mantenere la missione andrà a suo discredito, senza parlare poi di espanderla. I singoli devoti sono capaci di fare cose meravigliose, ma coloro che si aspettavano cose grandiose manifestarsi solo all’interno della propria sfera d'influenza, dovranno ricordarsi continuamente della natura onnipervadente della trascendenza. Tutti i discepoli di Srila Bhaktisiddhanta Saraswati Thakur Prabhupada furono sorpresi nel vedere un loro confratello, Abhay Babu, Srila A.C. Bhaktivedanta Swami Maharaja, che quasi senza aiuto avverò la profezia di Sriman Mahaprabhu.

La W.V.A. accoglierà come membri tutti coloro che predicano il vangelo del Krishna prema, del Krishna kirtana e del Vaishnava seva, fintanto che rappresentano la pura dottrina e condividono i comuni obiettivi della W.V.A.. Quindi, la W.V.A. non può escludere nessuno dall’associazione semplicemente sulla base di una disputa che egli può avere con qualunque altro membro. In realtà, la W.V.A. fornirà una così felice e ampia visione mentale che molte di tali dispute saranno naturalmente messe da parte, per concentrarsi sul nostro vero interesse che è il sankirtana di Sri Krishna. 

La W.V.A. non interferirà con gli affari interni delle sue missioni affiliate. Questo non è lo scopo della W.V.A.. Invece, le pubblicazioni della W.V.A. possono riportare argomenti conflittuali e situazioni di ordine generale, così che i nostri collaboratori più anziani possano far luce su tutte le questioni pertinenti. Non scordiamoci che molti problemi sono ricorrenti e sono già stati risolti da qualche precedente acarya. Ed anche altre nuove questioni che sorgono dall’aumento dello sviluppo tecnologico, dalla crescita delle comunità Vaishnava o altro, sono già state affrontate.

Vedere il numero delle comunità in via di sviluppo, e la tecnologia che sta rendendo possibile l’ampliamento delle comunicazioni, è una circostanza del tutto meravigliosa. Ciononostante, talvolta la situazione può diventare piuttosto complicata. Dipendendo dalla misericordia di Krishna che ci illumina su questo sentiero, non abbiamo dubbi che la W.V.A. fornirà dell’aiuto a questo riguardo.

In questo momento può quasi sembrare ridicolo invitare altre sampradaya ad unirsi alla W.V.A., in quanto lo sviluppo della nostra Brahma-Madhva-Gaudiya sampradaya è recente; esso è avvenuto per lo più dopo Srila Bhaktivinoda Thakur, mentre alcune delle altre tradizioni sampradaya sono più antiche, sebbene non così ampiamente diffuse. Ma noi abbiamo fede nelle parole dei nostri acarya e nel nostro yugavatara, Sri Caitanya Mahaprabhu. Egli Stesso andò nel sud dell’India e salvò le anime. Possiamo vedere in modo chiaro che la natura del messaggio di Mahaprabhu è dolcezza associata ad assoluta magnanimità. Chi potrebbe resistere a ciò? Inoltre, la nostra guru varga dà pieno rispetto ai principali acarya delle altre sampradaya. Essi non hanno lo stesso spirito missionario di Mahaprabhu, ma insegnano e pubblicano letteratura vedica. Nel vedere così tante similitudini, anch’essi naturalmente apprezzeranno l’opportunità di unirsi ai Mela della W.V.A. e di contribuire alle nostre pubblicazioni. Innanzitutto però, dobbiamo organizzare la nostra congregazione di seguaci di Srila Prabhupada in modo meraviglioso. In altre parole, non faremo nessuno sforzo speciale per invitare altri Vaishnava finché non ci sentiremo sicuri che essi possano essere favorevolmente impressionati nel vedere la nostra unità come Vaishnava ed il nostro servizio esteso a livello mondiale.

Lo stesso vale per altri gruppi Vaishnava con cui noi non siamo in stretto contatto, dovuto ad alcune differenze nel siddhanta. Per la mancanza di apprezzamento l’uno nei riguardi dell’altro, alcuni gruppi Vaishnava si tengono a distanza da diverse generazioni. Incomprensioni, differenze nei rituali, mancanza di generosità o deviazioni dal giusto siddhanta hanno causato questa situazione.

Noi preghiamo che una florida W.V.A. possa curare persino le vecchie ferite, e far in modo che sia più facile comprendere i nostri medesimi chiari obiettivi ed interessi comuni. In ogni missione, i membri anziani della W.V.A. esamineranno se questi gruppi e le loro attività sono in effetti di beneficio per gli obbiettivi della W.V.A.. In ogni caso, tutti si avvantaggeranno della possibilità di associarsi con devoti qualificati provenienti da tutto il mondo attraverso i mela e le pubblicazioni della W.V.A.. Proprio come Srila Svarup Damodar esaminava e selezionava ogni offerta letteraria prima di permettere che essa fosse ascoltata da Mahaprabhu, sarà dovere dei Vaishnava anziani vagliare l’eleggibilità di chiunque voglia esporre la sua propria visione attraverso i canali della W.V.A.. Questi studi saranno naturalmente riportati nelle pubblicazioni della W.V.A. così che tutti i membri possano partecipare a tutelare l’elevata purezza di questa nobile causa.

Il mio maestro spirituale fondò la sua propria missione Vaishnava e la chiamò ISKCON. Un astrologo, a Navadvipa, predisse nel vedere la sua fotografia e uno scritto di suo pugno: “Quest’uomo può costruire una casa in cui l’intero mondo può vivere pacificamente.” A quel tempo, molti dei suoi discepoli pensarono che la sua istituzione fosse la casa in cui l’intero mondo avrebbe potuto trovare rifugio. Tutti i Vaishnava in “una casa”. Che meraviglia! Ed egli desiderava che tutti diventassero Vaishnava; senza limitazioni dovute allo status sociale, colore della pelle o credo, età o sesso. Nessuno era escluso. Egli chiese ai suoi discepoli di unire tutti i Vaishnava. Nei suoi ultimi giorni in questo mondo, egli dichiarò che tutte le diffidenze con la Gaudiya Math fossero risolte e che egli desiderava che tutti cooperassero l’uno con l’altro. Srila Yajavar Maharaja dichiarò che egli era uno Saktyavesa avatara. La stessa cosa fu anche affermata da Srila B.R. Sridhar Maharaja e da molti altri, che dire dei suoi discepoli, che erano lieti di vedere che il loro Gurudeva fosse stato apprezzato persino dai suoi confratelli in un tale ed unico modo. Egli aveva lasciato la Gaudiya Math ed aveva ottenuto il successo per la grazia del suo maestro spirituale, ma si rammaricava di qualunque cattivo sentimento esistente tra i suoi discepoli e la Gaudiya Math. Ciò è confermato dalla sua ripetuta richiesta a tutti i suoi confratelli di perdonare le sue offese quando, sembrando una persona comune, talvolta parlava in modo forte e “castigante” per proteggere la fede dei suoi discepoli. 

Ma noi non dovremmo mai diventare troppo orgogliosi o arroganti perché abbiamo il nostro grande guru. Egli è grande, ma che dire di noi? Praticamente, nessuno dei discepoli sannyasi di Srila Bhaktisiddhanta Saraswati Prabhupada è caduto dalla sua posizione. I sannyasi di origine occidentale non hanno avuto un simile record di servizio. L’ISKCON inoltre ha perso tanti devoti anziani, i quali sono oggi connessi con altri Vaishnava nella linea Gaudiya e continuano a predicare.

Quindi, la W.V.A. è realmente un forum che può fornire adeguatamente accesso a tutti i singoli Vaishnava ed alle missioni. I nostri maestri spirituali in realtà ci hanno dato una tale casa spirituale dove tutti possiamo vivere felicemente insieme, ma fino ad ora né l’ISKCON né nessun’altra missione Vaishnava tradizionale può provvedere un tale forum. I membri di alcune missioni fanno fatica perfino nel comprendere pienamente il significato di essere connessi alla famiglia dei Vaishnava attraverso il loro ramo dell’albero di Sri Caitanya. Molti Vaishnava non si sentono a loro agio con delle concezioni così limitate e stanno cercando con forza di penetrare l’oscurità istituzionale per andare a fondo e rassicurare la propria connessione spirituale con l’albero di Sri Caitanya. Ogni grande istituzione Vaishnava dovrebbe riconoscere il loro sforzo sincero e apprezzare quanto grande sia l’insieme dei soci Vaishnava autentici, al di fuori ed in mezzo ad alcune delle istituzioni tradizionali. Ma spesso essi proibiscono ai loro membri di associarsi con i Vaishnava al di fuori della loro missione, specialmente dopo che il maestro spirituale fondatore ha lasciato questo mondo. Questo crea una mentalità offensiva che non può essere sostenuta da guru, sastra o sadhu, obbligando così i membri  ad andare avanti con errori istituzionalizzati, o a rigettare l’istituzione. Ambedue le situazioni dispiacciono a tutti i benefattori Vaishnava.   

Non c’è ragione di temere niente, perché possiamo ancora unirci felicemente insieme nello spirito della W.V.A., la casa che tutti i nostri acarya hanno dato a tutti i loro discepoli ed al mondo intero. Una tale associazione è più simbolica, nel senso di connessione istituzionale, perché essa offre ai membri la possibilità di associarsi tanto quanto essi desiderino. Tutto è spontaneo, e basato sul condividere con gli altri quanto è stato rivelato ai singoli. Votare per eleggere i leader, come il più anziano Vaishnava come presidente, è una formalità necessaria per funzionare legalmente come entità. Le norme interne permettono questo e delineano i principi di base. Questa è la visione che cerca di seguire l’esempio dei sei Goswami, che vivevano felicemente insieme a Vrindavana in compagnia dei loro seguaci. Nessuno può concepire l’idea di una missione totalmente fusa ad un’altra all’interno della nostra sampradaya, che dire delle missioni appartenenti ad altre sampradaya. I nostri guru non ci hanno consigliato di unirci a nessun’altra missione, sebbene essi molto liberalmente dettero singole missioni a molti dei loro discepoli.

Cosa significa questo? Noi possiamo solo stringerci l’un l’altro se seguiamo la visione ed il progetto di Srila Jiva Goswami, Srila Bhaktivinoda Thakur e Srila Bhaktisiddhanta Saraswati Prabhupada. Essi furono scelti per tracciare i contorni della W.V.A., e tutti noi abbiamo l’opportunità di costruire questo forum di sadhu sanga a livello mondiale. È stato il momento più meraviglioso e di buon auspicio quando 33 acarya e sannyasi di 19 diverse missioni Vaishnava si sono uniti per fondare la W.V.A. e hanno scelto il più anziano Vaishnava, Srila B.P. Puri Maharaja, come primo presidente.

Dal momento che ci sono alcune differenze tra i diversi acarya nella realizzazione dei nostri insegnamenti, la W.V.A. può solo operare sulla base di acintyabhedabheda tattva - l’inconcepibile e simultanea unità nella diversità. L’unità, senza dubbio, è nella nostra teistica visione del mondo, e la differenza è nella varietà dei divini progetti dell’unico Signore Supremo. Perfino nella Sua dimora, Goloka, Egli manifesta differenti passatempi che non possono essere pienamente armonizzati perfino dalla mente di alcuni particolari devoti, ma sono completamente armonizzati all’interno del dolce volere del Signore. Ci sono inoltre altri pianeti Vaikuntha con illimitate varietà di sentimenti nell’umore di aisvarya e diversi tipi di relazioni, a partire da Srila Prahlad Maharaja fino al Signore Shiva. Noi seguiamo i mahajana, le maggiori autorità in campo spirituale; così la W.V.A. accetta tutti i sentimenti, emozioni particolari e rivelazioni, di cui sono dotati i suoi membri (fondati su quanto essi hanno ricevuto dai loro acarya o da particolari guru o guide di gruppi). Noi non pensiamo che qualcuno, incontrando un devoto del Signore Narasinghadeva, debba lasciare il suo servizio al Pancha Tattva; nemmeno però possiamo concepire di una gopi che incontrando il Signore Vishnu ignori la Sua presenza. Trasmettere il dolce, divino invito di Srila Rupa Goswami con ogni mezzo possibile, può solo essere di beneficio per il mondo. Che questa W.V.A. diventi una  nuova brihat mridanga (il grande tamburo) così che il mondo e tutti i devoti possano ascoltare il beato suono della festa mondiale del sankirtana di Mahaprabhu. Non dimentichiamo che uno dei nostri doveri è di rimuovere la nuvola della visione impersonale da questo mondo. Se non congiungiamo le mani, ma pensiamo invece solo alle nostre “proprie” math, perderemo tantissimo tempo prezioso e spazio.

“Prima il mondo, dopo il mio tempio.” Quest’affermazione ha senso quando si considera che qualunque conseguimento o errore si possa fare, può portare beneficio o danneggiare altri Vaishnava in altre parti del mondo. I gruppi mayavada posseggono pubblicazioni a livello mondiale e tengono regolarmente i più grandi raduni mondiali. Noi possiamo fare le stesse cose, e le dovremmo fare con molto più entusiasmo dal momento che la nostra tradizione dell’amore divino è interessata ad ogni anima sofferente, cosa questa che sicuramente non lascia spazio per l’invidia tra noi. Questa è la missione della W.V.A. nella quale noi abbiamo bisogno realmente l’uno dell’altro, perché nessuno di noi potrebbe realizzare da solo questo servizio. Inoltre Krishna ci ha fornito di così tanta energia e di così tante grandi capacità. Questo è solo l’inizio; cosa succederà in seguito? Ci saranno giudici con il tilak che consulteranno i Veda per stabilire la verità? Questo fu previsto da Srila Bhaktivinoda Thakur. Ma quale giudice rispetterebbe i Vaishnava che litigano nelle aule dei tribunali su proprietà che erano state date loro dal Signore per la predica, senza interessi personali? Qualunque siano le soluzioni ai molti problemi di una crescente cultura Vaishnava nel mondo, la W.V.A. fornirà così tante opportunità ed associazioni libere da qualunque imposizione istituzionale che nessun Vaishnava potrà mai lamentarsi della mancanza di risorse e che, per tali ragioni, si debba quindi ritirare dall’impegno attivo.          


La W.V.A.: promuovere amore e tolleranza


“La dottrina dell’amore universale deve quindi rimanere opposta a tutte le idee settarie. Un missionario settario che predica l’amore universale, non è altro che una grande incoerenza.”
(Bhaktivinoda Thakur in “The Hindu Idols” - Jan. 1899)

Questa citazione dichiara davvero quanto basta per comprendere quali siano gli ideali pretesi da ognuno di noi. Nello stesso spirito, la “Bhaktivedanta Charity Trust”, fu fondata da Srila A.C. Bhaktivedanta Swami Maharaja per “portare unità tra i Gaudiya Vaishnava, specialmente tra i seguaci di Sua Divina Grazia Srila Bhaktisiddhanta Saraswati Thakur Prabhupada.” Come possiamo liberarci da tutto questo spirito di parte? Questa è una grande sfida che tutti noi dobbiamo affrontare per portare avanti la W.V.A. con più energia.

Srila Bhaktisiddhanta Saraswati Prabhupada disse che noi avremmo dovuto predicare in Europa ed in America. Quello era il suo desiderio; e un altro suo desiderio era che noi tutti lavorassimo assieme, uniti per predicare. Sia che noi cercheremo di realizzarli, o che siano concretizzati in futuro da altri Vaishnava, “Nessuno può fermare i progetti di Krishna o dei Suoi puri devoti”. Qualunque ostacolo possa presentarsi è solamente lì per incrementare il nostro entusiasmo a combattere contro maya. E Amore significa perdonare sempre. Che dire delle offese fatte dai bambini. La madre nella forma del Vaishnava elevato non prenderà nemmeno in considerazione quegli errori. Dobbiamo essere generosi con tutti per non perdere noi stessi in storie infinite del passato e trovare scuse per non prendere parte alla W.V.A.. Se solo una missione Vaishnava, un sannyasi, un prabhu o una didi, resta privo dello spirito della W.V.A., noi non avremo veramente realizzato l’obiettivo di Srila Jiva Goswami. Mahaprabhu è venuto; che l’intero mondo ne venga a conoscenza. Auguriamoci di poter portare tutte le persone alla riva dell’oceano del Nettare, pregando che la sete le faccia bere.  


L’identità di un Vaishnava


La relazione sacra tra il guru ed il suo discepolo è il punto vitale di tutte le sampradaya. In tale relazione non ci si dovrebbe intromettere. È una questione complessa perché c’è il guru come rappresentante ispirato di Krishna, il guru come servitore del suo guru, il guru ed i suoi confratelli e quindi c’è l’aspetto personale della sua vita Vaishnava. Mettere tutto questo d'accordo in modo armonico è piuttosto una sfida, se non impossibile. Solo una reciproca magnanima relazione piena di amore e fede può permettere a due o più guru con i loro discepoli di cooperare in uno sforzo comune. In genere, un guru ed il suo discepolo hanno bisogno di un luogo riservato per permettere lo sviluppo dell’esclusivo stato d’animo di servizio nel nuovo discepolo. Con le attuali condizioni del mondo è abbastanza difficile porre la fede di qualcuno in un particolare guru Vaishnava per uscire dall’esistenza materiale. I confratelli del guru non dovrebbero aspettarsi di vivere con la pressione di dover favorire una tale relazione. Siamo realistici: l’amore regna supremo. E se quell’amore non è presente in entrambe le direzioni, tra i guru ed i loro confratelli, allora per tutti, inclusi i discepoli, la situazione diventerà imbarazzante, dannosa ed infelice. Infine, ci sarà una divisione e la missione ne soffrirà. Perché non organizzare fin dall’inizio (intendiamo alla scomparsa del maestro spirituale), un forum per membri anziani della missione che liberamente scelgano il modo di servire la missione del sankirtana? Bisogna prendere in considerazione ciò che disse Mahaprabhu quando si rivolse a Kurma Brahmana dicendogli di diventare un guru e salvare la sua gente, consegnando loro la Krishna upadesa. È proprio quello che tutti i nostri guru hanno insegnato ed è quello che la storia ha mostrato. Ciò che noi consideriamo oggi come Gaudiya Math sono così tanti templi, fondati da diversi discepoli di Srila Bhaktisiddhanta Thakur Prabhupada. Essi iniziarono le loro missioni in modo alquanto indipendente e spesso non approvato da altri confratelli più stabiliti nell’istituzione. Adesso, anni dopo, vediamo che a questi discepoli erano stati dati pieni poteri per creare grandi missioni, mentre coloro che rimasero nelle già istituite math hanno vissuto con molti dissensi interni. Cerchiamo di imparare il più possibile dal passato. Srila Sridhara Maharaja ci ha dato tre formule d’oro:

1.       Ognuno deve essere felicemente ospitato nella missione del suo guru.
2.       Tutti hanno il sacro diritto e dovere di dare agli altri, con piena soddisfazione nel cuore, quanto hanno ricevuto dal loro guru.
3.       Mai aspettarsi niente da qualcuno se egli non è in grado di farlo o se lui non si offre di farlo volontariamente.

L’identità di qualunque Vaishnava come servitore del suo guru e della sampradaya, libera da restrizioni messe da qualcuno che può non avere fede, è una necessità per una vita ispirata in coscienza di Krishna. La W.V.A. fornisce tale identità perché essa accetta tutti coloro che partecipano nel nobile compito di salvare gli altri, sia come acarya che danno l’iniziazione, sia come umili servitori di qualsiasi Vaishnava o missione Vaishnava. 

Sebbene la W.V.A. non fornisca nessuna relazione guru-discepolo nella sua struttura, ci sono comunque molte opportunità di partecipare al movimento di Mahaprabhu per coloro che non hanno ancora trovato il loro permanente servizio di predica dopo la scomparsa del loro diksa o siksa guru. Un servizio generico nella W.V.A. dovrebbe anche essere altamente apprezzato dai loro acarya e risulterà essere un legame per ulteriori servizi con maggiori responsabilità personali in aiuto degli altri. E non ci vuole molto a realizzare tutto questo. La W.V.A. è già esistente con i suoi uffici a Vamsivat, Vrindavana, il luogo dove Krishna suona il Suo flauto per chiamare tutte le gopi. Incontri direttivi e festival internazionali hanno bisogno della partecipazione di tutti. Infine, la W.V.A. comunica in tutto il mondo grazie a Internet, realizzando un forum aperto con uguali opportunità per tutti i membri della W.V.A.. Questo incrementerà il rispetto che tutti i membri sentono l’uno per l’altro, proprio in conformità con le richieste del loro cuore.

I luoghi santi ed i festival rivestono un ruolo essenziale nella missione di ogni acarya. Generalmente egli riunirà il suo gruppo di Vaishnava nei giorni di ricorrenza religiosa come Janmastami, Kartika, Gour-purnima o altri, dopo che essi hanno girato e servito nel mondo. Quelle riunioni diventano la rinnovata ricarica spirituale, la festa felice tanto attesa, l’occasione per rivedere cari amici ed ascoltare racconti da eccezionali esecutori di servizio nel mondo. Quali dolci ricordi affiorano alla nostra mente quando ci ricordiamo di come il nostro gurudeva ci abbia raccolto tutti quanti! Persino le persone tra noi antagoniste danzavano insieme e, credeteci o no, si scambiavano gli omaggi. I tirtha sono luoghi sacri dove risiedono i grandi devoti, ed un sempre crescente numero di fedeli sta visitando questi posti. In definitiva, si va per avere un barlume di quell’agognato darsan di quell’anima totalmente arresa a Dio e che Dio ha scelto come Suo rappresentante in questo mondo oscuro. Queste sante persone, in verità, rendono un posto degno di essere chiamato “tirtha”.   

Dopo la dipartita del nostro gurudeva abbiamo però assistito a molti cambiamenti. Le precedenti emozioni sono molto difficili da ritrovare. Incontri segreti si tengono per lamentarsi sul destino di non sentirsi ispirati a sostenere il nuovo (o i nuovi) acarya. I nuovi discepoli non possono tollerare i confratelli del loro guru. Ogni momento viene scoperto qualcosa di sbagliato. Alcuni pensano: “Forse non dovrei più partecipare a questo festival.” Il gruppo dei nuovi discepoli si ingrandisce; quello degli anziani diminuisce. Qual è la soluzione? Prendere il sannyasa? (Ma ciò dipende da chi sarebbe disposto a dartelo; ed a quali condizioni?) Cercheranno inoltre di seguire il sentiero del loro guru? In un modo o nell’altro queste cose accadono in ogni missione.

Alcuni tirtha appartengono al mondo intero; altri appartengono ai discepoli ed ai discepoli più anziani di un particolare guru. Entrambi devono essere mantenuti senza inosservanze. I bravi devoti che non accettano discepoli possono svolgere le funzioni sacerdotali. Tutti gli acarya ed i loro discepoli sono benvenuti ed attesi per dare il loro supporto a questi tirtha “imparziali”. Altri guru con i loro discepoli possono ulteriormente accrescere le glorie di alcuni tirtha edificando lì i propri mandira e dharmasala, come fu fatto dopo che il Signore Caitanya rivelò di nuovo Vrindavana Dham a questo mondo.

Non più abusi personali di tirtha, non più norme imperfette o inimicizie di un gruppo verso l’altro. La W.V.A. potrebbe aiutare nel futuro affinché i santi dham ricevano sufficiente attenzione. L’acarya è senza dubbio la persona più prominente, ma questa caratteristica è più apprezzata in presenza dei suoi discepoli e nei luoghi che egli stesso ha fondato. Logicamente non è ammissibile che qualche acarya privatizzi un tirtha, negando i sentimenti di altri pellegrini semplicemente perché egli ha “catturato” quella località. La W.V.A. non è interessata a farsi giudice di nessuna situazione. Questioni di questo tipo possono essere discusse dai Vaishnava più anziani nelle pubblicazioni della W.V.A.. L’idea è creare un’atmosfera di buon auspicio per tutti i Vaishnava e simultaneamente fornire l’adeguata protezione per il tirtha preferito di ogni missione.

Questo obiettivo proposto dalla W.V.A. è molto ampio e generale. Ci dà a noi la possibilità di arrivare al mondo con la creatività Vaishnava in tutti i campi come l’arte, gli affari, le comunicazioni, le scienze e quant’altro. Già molti devoti stanno prendendo parte nell’impegno ecologico e sociale. Coinvolti nel mondo del lavoro, molti devoti hanno scelto di applicare la saggezza data dai loro maestri spirituali nelle loro occupazioni giornaliere. In realtà, dobbiamo essere tutti molto umili per ottenere un vantaggio completo dal grande dono che Krishna e i nostri gurudeva ci hanno dato. La W.V.A. vuole aiutare tutti i devoti a comunicare tra loro e ad unire le forze in così tanti campi di interesse comune. Il collegamento in rete è la cosa più naturale da fare quando hai amici e contatti in altre parti del mondo. Ogni scoperta matematica o medica viene immediatamente resa disponibile ad altri scienziati in tutto il mondo. Possediamo un illimitato settore di cui finora non abbiamo fatto buon uso. Poiché stiamo servendo la verità, ed il benessere di tutti è il progetto rivoluzionario di Sriman Mahaprabhu, vedremo come Egli agirà attraverso ognuno di noi. L’ingrediente di base di quel collegamento in rete è l’informazione, ed ancora più informazione. Grazie ad ogni persona che ci darà le sue informazioni noi potremo stabilire questa comunicazione a livello mondiale.

Inoltre, maturando svilupperemo le nostre soluzioni personali ai problemi del mondo. Ogni giorno questioni salutari come i problemi delle acque di scarico, lo smaltimento dei rifiuti, l’agricoltura organica contro l’agricoltura chimica e le diete appropriate, devono essere esaminate da coloro che attivamente organizzano comunità, come molti Vaishnava fanno. Ignorare questi punti con la scusa che solo il Krishna kirtana è importante, non ci guadagnerà il rispetto che vorremmo avere quando ci rivolgiamo al pubblico con il nostro profondo messaggio. Oltre ciò, la nostra tradizione Vedico-Vaishnava, olisticamente, include ogni aspetto della vita materiale come pure offrire rimedi naturali per tutti i mali che incontriamo al mondo d’oggi.

O preferiamo forse rimanere continuamente imbarazzati, quando confrontati di non devoti che ci sfidano affermando che il nostro cosiddetto ideale di “vita semplice e pensiero elevato” è in realtà superficiale? Senza dubbio noi possiamo giustificare le nostre azioni in molti modi, ma in conclusione si presume che noi dovremmo stabilire lo stato d’animo della bellissima Vrindavana e Mayapur attraverso i nostri insegnamenti, ed attrarre tutte le jiva verso il mondo spirituale. La W.V.A. ha un grande compito da eseguire: riunire tutti gli idealisti della nostra sampradaya e prepararci così per il giorno in cui masse di persone verranno in cerca di una guida nella loro vita spirituale, come anche in quella materiale.

Abbiamo appena scalfito la superficie dei molti servizi che la W.V.A. può fare, e del perché sia indispensabile per tutti noi giocare un ruolo attivo nel suo sviluppo. Ma, come un piccolo bambino, la W.V.A. necessita della cura di tutti noi. Ci vorrà del tempo e la vostra misericordiosa partecipazione per renderla una realtà. Vi preghiamo di partecipare agli eventi della W.V.A. e di inviarci le vostre proposte od articoli che saranno inclusi nelle future pubblicazioni della W.V.A.. Vi preghiamo di cogliere l’opportunità, e di permettere che l’intero mondo ascolti gli insegnamenti del vostro gurudeva. Semplicemente inviateci il testo, preferibilmente in Inglese, Hindi e Bengali, o almeno in una di queste lingue. Includete sempre anche una breve biografia dell’autore.


La dignità della nostra linea di precettori


I nostri acarya ci hanno portato il divino amore. La loro dignità può solo essere misurata appieno in un mondo Vaishnava con le caratteristiche di “unità nella diversità”. Persino noi stessi, non possiamo insegnare agli altri con pieno entusiasmo se ogni volta che uno dei nostri acarya lascia questo mondo tutti i suoi sforzi e le sue realizzazioni diventano soggetti di disputa. Dobbiamo creare un spirito tale che tutti i Vaishnava felicemente ne possano prendere parte. Dobbiamo renderci conto di come il Vaishnavismo si stia evolvendo per affrontare le sfide di un mondo in continuo cambiamento. Dobbiamo interrogarci sulle nostre attività e concezioni. Promuovo queste un sentimento d’amore e di unione tra Vaishnava in generale? Se la risposta è no, dovremo sforzarci di rimuovere tutti i fraintendimenti e trascendere quelle difficoltà. È inutile dire che i nostri maestri spirituali saranno molto felici, e il mondo vedrà che il Vaishnavismo è il contributo più eccezionale per guidare la gente caduta di quest’epoca. 

Krishna è il Signore di Gokula, Rama il Signore di Ayodhya, Narayana il Signore di Vaikuntha e Sri Caitanya Mahaprabhu, che venne come un rinunciato per diffondere il Suo movimento del sankirtana in quest’epoca di Kali, sono tutti sono differenti aspetti dell’unico Signore Supremo. Scritture come i Veda, le Upanisad, i Purana, così come più recentemente la Caitanya Caritamrita, sono il cuore e l’anima dei Vaishnava e ci aiutano ad avere una chiara concezione di come le nostre scritture ed i santi abbiano armonizzato persino le apparenti contraddizioni nel vasto corpo della saggezza vedica. Per soddisfare il Signore Supremo ed i Suoi devoti, la W.V.A. sta fornendo un’ampia e istruttiva introspezione del mondo Vaishnava, della sua storia e della letteratura, per il beneficio di tutti. Essa darà l’opportunità a tutti i membri di apprezzare pienamente la pluralità delle rivelazioni divine, così come di imparare dal servizio di devozione di altri. Conoscendo bene gli effetti nocivi delle Vaishnava aparadha, la W.V.A. dà il benvenuto a tutti coloro che hanno una mentalità aperta e ben determinata a non lasciare che la mentalità arrogante delle Vaishnava aparadha disturbi questo sforzo nella storia del mondo di creare una vera “Unità nella Diversità”. Questo forum lo si è ipotizzato come molto opportuno ed informativo. Esso aumenterà l’informazione e la comunicazione come non è mai avvenuto in passato.


La World Vaishnava Association – Una sfida per raggiungere l’identità di una religione mondiale

Un caso giudiziario contro Sri Krishna.

In Polonia ci sono diverse missioni Vaishnava attive. La madre di una giovane nuova devota era molto arrabbiata, come spesso succede quando il figlio di qualcuno cambia il suo credo religioso e lo stile di vita grazie all’associazione con i Vaishnava. Nel tentativo di distruggere la reputazione dei Vaishnava polacchi, si alleò con una suora cristiana che aveva lavorato in Bengala presso una missione. Esse avviarono un caso giudiziario contro i Vaishnava in Polonia. Il loro scopo era di ostacolare ed in definitiva bloccare le attività di predica dei Vaishnava in Polonia. Le loro accuse erano numerose. Incluse di seguito, eccone alcune:

1.       Gli Hare Krishna adorano un Dio immorale che ha sposato 16.108 mogli.
2.       Essi trasgrediscono i costumi del nostro paese e manipolano i nostri bambini.

Alla W.V.A. fu chiesto di inviare un rappresentante al processo. Tusta Krishna Das, il segretario dell’ufficio stampa della W.V.A., fu inviato con documentazione scritta a rappresentare la W.V.A.. Durante il giudizio, egli dette testimonianza dell’antica e pia tradizione dei Vaishnava. 

Quando si arrivò al momento del dibattimento in cui si citava la questione del “Dio immorale”, Tusta Krishna chiese il permesso al giudice di porre una domanda alla suora accusatrice. Il giudice acconsentì. Tusta Krishna le chiese: “Avete un anello al vostro dito? Che cosa vi hanno detto quando vi hanno dato quell’anello?” La suora rimase in silenzio. Tusta Krishna la incalzò: “Non le hanno detto quando le hanno dato quell’anello che da quel momento eravate diventata una sposa di Gesù Cristo?” Ancora, la suora non rispose. Allora Tusta Krishna si rivolse al giudice ed alla giuria dicendo: “Questa suora sta accusando Krishna di essere un Dio immorale perché Egli è sposato con 16.108 mogli, ma come potete vedere, lei sta adorando il Signor Gesù che è sposato con ogni suora di questo pianeta.” Tutti iniziarono a ridere ed il caso giudiziario si concluse in favore dei Vaishnava.


Da religione di villaggio a religione mondiale


Che cos’è una religione mondiale? Oggi possiamo vedere così tante correnti di differenti e ben conosciute religioni. Talvolta esse si riconoscono l’un l’altra, e talvolta esse rivendicano diritti esclusivi a rappresentare la propria religione e non accettano altre correnti. Oltre a ciò, ci sono così tanti gruppi che affermano di essere spirituali, e che di solito sono guidati da qualche leader carismatico. Altre volte, essi sono ancora aperti ad accettare altri gruppi spirituali, religioni o rivelazioni, mentre altre volte insistono nel sostenere che la verità è solamente conosciuta e rivelata attraverso di loro. Questa situazione è abbastanza confusionaria per le persone, ed anche i governi oggigiorno si trovano in difficoltà a identificare cosa è, e cosa non è veramente religioso. Per di più ci sono alcune chiese che sono riconosciute nella storia dell’umanità per la loro cattiva condotta e tuttavia, dovuto ad una partecipazione sociale, politica ed educativa nel mondo, sono considerate religioni mondiali. Nonostante il fatto che contino su strutture organizzate e potenza finanziaria, piuttosto che individui ispiranti per mantenere la loro influenza, esse sono spesso quelle che vogliono stabilire il termine “religione mondiale”, escludendo altri insiemi più piccoli o meno conosciuti gruppi religiosi. Se consideriamo il fatto che ogni religione ha iniziato in modo contenuto, e ha dovuto solitamente affrontare una grande opposizione da parte dei leader popolari, politici o religiosi del suo tempo, possiamo concludere che questo non è il modo per definire cosa sia la spiritualità genuina o cosa sia la religione mondiale. Molte persone sensibili hanno abbandonato il sentiero della religione per la cattiva condotta di cosiddetti religiosi, e per le errate definizioni della religione così come sono state impartite dai rispettivi sistemi educativi.


La vera religione

A questo punto sarà utile fare un elenco di alcune delle caratteristiche di quello che generalmente è accettato come vera religione:

1.       Una vera religione ci istruisce sulla creazione del mondo e sul creatore del mondo.
2.       Una vera religione ci insegna ad amare Dio e la Sua creazione.
3.       Una vera religione pone la verità sopra ogni altra considerazione relativa.
4.       Una vera religione rispetta la libertà individuale di ogni uomo di seguire la sua propria fede, a meno che egli faccia del male ad altri o trasgredisca le regole intese a proteggere il benessere degli altri.
5.       Una vera religione è la fonte della personale realizzazione divina del sincero praticante degli insegnamenti religiosi. Tali realizzazioni confermeranno ciò che altre anime realizzate hanno insegnato o sviluppato. Di solito alcuni libri religiosi espongono i principi di base e questi libri sono di origine divina o ispirati negli autori dalla rivelazione o da realizzazioni divine.
6.       Le vere religioni insegnano attraverso sacerdoti o maestri spirituali che hanno studiato la scienza della loro religione da precedenti maestri. Questa è chiamata successione spirituale. Un insegnante genuino non può insegnare qualcosa che devia dalla sostanza degli insegnamenti che ha ricevuto.

Queste definizioni di vera religione possono sembrare piuttosto approssimative. È difficoltoso infatti fare una lista completa delle caratteristiche di una vera religione. Quest’analisi è comunque necessaria, se desideriamo comprendere cosa sia una vera religione e come nasce. La verità universale o rivelazione divina ha validità in ogni luogo del mondo. Una religione mondiale può essere chiamata così perché insegna un processo spirituale genuino ed è volontariamente praticata ed accettata dalle persone oneste in molti paesi del mondo.

Gli insegnamenti Vaishnava di Sri Caitanya Mahaprabhu erano conosciuti principalmente in India da oltre 450 anni. Egli aveva predetto che il suo processo meditativo di realizzazione del sé e di coscienza di Dio si sarebbe diffuso in ogni paese del mondo. Oggi, già nel terzo millennio, possiamo vedere che la Sua predizione si è manifestata. Tuttavia i Suoi seguaci sono la minoranza religiosa nella maggior parte dei paesi del mondo. È un dato di fatto che sebbene i Vaishnava siano a volte accettati dalle autorità locali e da altri gruppi religiosi del posto, più frequentemente, essi sono fraintesi. Spesso sono considerati come appartenenti a culti pericolosi, carismaticamente manipolati, guidati da individui con motivazioni mondane. Dal momento che questi gruppi esistono realmente, non è difficile comprendere come lo “strano” stile di vita di un monaco Gaudiya Vaishnava attirerà lo sguardo delle persone con poca o nessuna informazione sui valori e sulla storia della tradizione Vaishnava.

Inoltre, non nasconderemo qui che in alcuni casi i Vaishnava hanno deviato dal non settario, altruistico comportamento e puro stile di vita che ci si aspettava da loro. Questa situazione diventa più seria quando delle autorità locali, appartenenti ad un sistema ateo o ad un gruppo fanatico cosiddetto religioso che pretende di avere il diritto esclusivo sulla “religione” che può essere praticata in quella località. Spesso, nella storia del mondo, tali persone materialmente motivate perseguitano chiunque essi considerino fuori dal loro controllo, in nome della loro “religione” o del loro “credo”. I Vaishnava sono stati spesso vittime di tali situazioni e finora l’elenco dei paesi dove non è possibile praticare apertamente la fede Vaishnava è lungo. I Vaishnava sono stati talvolta imprigionati, deportati, e ricoverati nei manicomi. I loro libri sono stati bruciati ed i loro templi profanati da persone materialiste o da religiosi mondani. Per fraintendimento ed ostilità, le loro attività sono state ostacolate in tanti modi. Tutto questo è un fatto e richiede un buono studio a riguardo su cosa può essere messo in atto per evitare queste difficoltà, o su come aiutare i missionari Vaishnava a portare la bandiera della Krishna bhakti in molte nazioni del mondo.

I Vaishnava indiani spesso non comprendono questa difficoltà dal momento che essi non affrontano alcuna opposizione in India. Comunemente i Vaishnava indiani ricevono un buon sostegno dai villaggi locali e da alcuni membri delle comunità ricche. Così essi possono pacificamente andare avanti con i kirtana e le conferenze nei loro templi. Alcune persone possono dimenticare che Sri Caitanya Mahaprabhu aveva inviato devoti come Nityananda e Haridas a predicare di porta in porta, e che essi incontrarono persone come Jagai e Madhai. Ora ci sono così tanti Jagai e Madhai ed i Vaishnava devono fronteggiare queste persone. I devoti attuali hanno bisogno e meritano la vostra solidarietà ed il vostro sostegno. Questi insegnanti non insegnano niente di diverso da ciò che vi ha esposto il vostro guru. Il Vaishnavismo come religione mondiale organizzata attraverso la World Vaishnava Association: possiamo dare un continuo aiuto a questo riguardo. Ciò è già stato sperimentato nella realtà.

Suggerimenti pratici sulla W.V.A.

Le persone disinformate hanno paura che la World Vaishnava Association possa cercare di limitarli, controllarli o usarli per fare qualcosa per la quale essi non sentono il desiderio di essere d’aiuto o partecipare. Niente potrebbe essere più lontano dalla verità. La religione mondiale dei Vaishnava è una verità accettata. Ciò si lega bene con quelle caratteristiche proprie di una vera religione che abbiamo precedentemente descritto. Ogni vero Vaishnava è automaticamente un membro di questa religione mondiale, senza bisogno che egli lo sappia o meno. Così ogni Vaishnava è anche membro della World Vaishnava Association, sia in modo passivo che attivo. Questo accade perché la W.V.A. esiste solo per quei valori che sono riconosciuti come terreno comune a tutti i Vaishnava, senza considerazioni sulla loro provenienza.

La W.V.A. non può garantire la qualità di ogni singolo membro. Né questo forum è creato per assicurare i più alti e profondi aspetti delle pratiche personali Vaishnava in ogni missione o nei singoli individui. È più che ragionevole aspettarsi che le missioni Vaishnava sostengano altri Vaishnava con entusiasmo e generosità. Specialmente se affrontano tali difficoltà nelle loro attività missionarie. È un concetto oramai superato da ogni missione dell’albero Caitanya che solo una missione rappresenti la pura forma degli insegnamenti dei padri fondatori della Missione Gaudiya Vaishnava. Così l’unificato forum degli interessi comuni di tutti i Vaishnava esiste per provare che noi siamo veramente una religione mondiale. Questo è così, non perché siamo organizzati da qualche gerarchia centralizzata di tipo mondano; è piuttosto l’opposto. Perché siamo tutti liberi di praticare la nostra fede in accordo alla nostra personale realizzazione, crediamo nella stessa sostanza, pratichiamo una disciplina simile (sadhana), cantiamo gli stessi o simili mantra, e leggiamo le stesse scritture. Quindi non è fuori luogo dire che si suppone anche che dovremmo avere una generosa considerazione l’uno per l’altro. Allo stesso modo, ci sono interessi comuni, ed i Vaishnava non possono occuparsene sempre in modo soddisfacente, sia come singoli che come missioni isolate. Questo è il momento in cui la W.V.A. può entrare in azione.

Non è importante con quanti segretari la W.V.A. stia ora lavorando nelle differenti aree di competenza. Ciò non prova veramente la sua capacità. Per fare in modo che la W.V.A. sia più efficiente, sarebbe di grande aiuto raccogliere degli input validi da singoli ed esperti Vaishnava. Non solo quello, se le più grandi missioni accordassero dell’energia nella forma di segretari competenti per interagire con la W.V.A., secondo i propri bisogni, ciò sarebbe molto appropriato. Inoltre, essi potrebbero verificare se il loro aiuto fosse necessario in qualche campo particolare. Dovremmo veramente raggiungere quel livello di interesse per gli altri Vaishnava al di fuori della nostra missione. Altrimenti possiamo indebolirci, e gli estranei dubiteranno della nostra capacità di aiutare spiritualmente l’intero mondo.

Ci sono numerosi campi nei quali possiamo aver bisogno della collaborazione reciproca. La protezione dall’incuria dei luoghi di pellegrinaggio della nostra tradizione Vaishnava, la protezione della dignità dei Vaishnava in caso di attacco da parte di estranei, e la necessità di un’unica voce ufficiale di tutte le missioni Vaishnava attive, sono solo alcune delle infinite possibilità della W.V.A..

Grazie all’avvento di Internet, abbiamo adesso decisamente accesso ad un vastissimo pubblico attraverso i nostri siti e le agenzie di rete come la VINA e la W.V.A.. Attraverso le Homepage abbiamo ora la capacità di rivolgerci ad un pubblico che generalmente sarebbe difficile da raggiungere.  
In questo modo, persino nuovi maestri possono facilmente emergere e dare il loro contributo alla comunità internazionale dei Vaishnava.

I singoli Vaishnava dovrebbero essere ritenuti responsabili delle loro proprie azioni. Però in caso di alcune emergenze, se qualcuno sta diffamando i Vaishnava e la W.V.A. a causa della cattiva condotta di qualche persona, la W.V.A. potrebbe prendere le distanze dalle attività di tale o tali  individui. Attualmente, in assenza di un forum comune altamente organizzato, la nostra reputazione come religione Vaishnava soffre se, in qualunque missione Vaishnava, le colpe dei leader sono esposte al pubblico e scoppia lo scandalo. Tali casi non possono essere evitati del tutto, e quindi non dovremmo dissuadere nessuno dal partecipare al forum della W.V.A.. Ci sono altre buone ragioni per interessarsi alla W.V.A.. Pubblicazioni, istruzione ed questioni ambientali, sono solo alcuni argomenti tra i molti che potrebbero richiedere maggiori stimoli. E molto spesso le missioni Vaishnava, specialmente le più piccole, non sono in grado di dare molta attenzione a questi temi.

La storia della suora cristiana in Polonia che abbiamo citato può sembrare divertente, ma per dirla tutta, essere accusati, diffamati e molestati per la propria fede Vaishnava, non è proprio piacevole. In Cile per esempio, il governo ha privato i Vaishnava di tutti i diritti basilari indispensabili a comprare proprietà o registrare le proprie attività. Persino nelle scuole i bambini Vaishnava sono discriminati, ed a volte espulsi a causa della loro fede. Che dire dei Vaishnava che predicano in paesi mussulmani o in paesi comunisti dove è strettamente proibita qualunque altra fede che non sia la loro. Non scordiamo che ormai i Vaishnava vivono in tutti questi posti! A Cuba, per esempio, i Vaishnava si devono nascondere, e se scoperti da estranei devono sottostare a indicibili crudeltà. Chi altri, eccetto una forte W.V.A., può pubblicare qualunque testimonianza a difesa dei legittimi membri della nostra religione mondiale? Chi altri, eccetto una forte W.V.A., convincerà le persone di questo mondo che i Vaishnava hanno una dignità tradizionale, una tradizione viva dove il concetto di unità nella diversità è la radice della loro scuola e non una qualche invenzione creata di recente. Chi altri potrebbe mettere in moto le organizzazioni indù di tutto il mondo per essere testimone della tradizione Vaishnava e proteggere i progetti dei Vaishnava come il Bhaktivedanta Manor in Inghilterra? Chi altri, eccetto una potente W.V.A., convincerà le persone che non è favorevole per loro offendere i valori Vaishnava o dare problemi ai Vaishnava dal buon cuore? La W.V.A. può organizzare proteste in tutto il mondo quando si abusa delle tradizioni vediche.      

Per favore, pensateci. Prego che possiamo noi tutti soddisfare Srila Jiva Goswami Prabhupada, che per qualche buona ragione continuava a glorificare la Vishva Vaishnava Raj Sabha, la moderna World Vaishnava Association, alla fine di ognuno dei suoi Sandharba. Lui sapeva quale sarebbe stata un giorno la posizione dei Vaishnava in questo mondo. Egli ci dette la chiave ed i nostri guru il veicolo. Adesso tutti noi possiamo beneficiarne adoperandoli insieme, e realizzando da tutto ciò il meglio. Che tutti gli sbagli e le incomprensioni del passato cessino, così che il vero impegno possa essere messo a fuoco.

Un aspirante servitore,

Swami B.A. Paramadvaiti